Quando in pentola bolle l’Oleolito di Alloro

Negli ultimi anni mi sono impegnata a ridurre il mio personale “impatto ambientale”, cominciando a muovere i primi passi verso una vita più consona alla mia spiritualità e più naturale. Tempo fa ho sperimentato una ricetta per il detersivo per i piatti 100% naturale, ecologico e salutare, ma sto provvedendo pian piano anche alla creazione di rimedi naturali da tenere in casa per i disturbi più comuni. È nato così il mio primo oleolito di Alloro, al quale spero ne seguano molti altri. È stata una grandissima soddisfazione realizzarlo!
Mi piace molto trasformare quello che la natura ci offre. Non sono un’erborista, ci tengo a ribadirlo, ma amo le tisane e i prodotti officinali che si producono a partire dalle erbe.
Per questo motivo ho deciso di fare un esperimento. Visto che ho una grande disponibilità di Alloro, ho pensato di creare un oleolito a uso domestico, un po’ per cimentarmi nella pratica e un po’ per produrre qualcosa di utile a tutta la famiglia.
Che cos’è un oleolito? Non è altro che una soluzione oleosa delle sostanze curative contenute nelle piante officinali.
Fare l’oleolito di Alloro è stata per me una vera pratica magica; mi è sembrato di tornare un po’ indietro nel tempo, quando i rimedi per i disturbi più comuni si producevano in casa e le ricette si tramandavano di madre in figlia.
Prima di spiegare il procedimento per la preparazione dell’oleolito, vorrei spendere qualche parola sulle sue proprietà. L’oleolito di Alloro può essere fatto con le foglie essiccate della pianta, oppure con le bacche. Quest’ultimo dovrebbe essere più potente, ma siccome quello in cui l’ho realizzato non era il periodo balsamico giusto per la raccolta delle bacche ho deciso di fare un po’ di pratica con le foglie. Quest’olio può essere utilizzato nei casi di mal di testa e di dolori articolari, soprattutto per il nervo sciatico, massaggiando la zona interessata.

Ecco qui l’occorrente per fare l’oleolito di Alloro:
– 500 ml olio extravergine di oliva, possibilmente biologico
– 50 gr di alcool puro 95°
– 50 gr di foglie secche di Alloro
– 1 bottiglia di vetro scuro
– 1 barattolo capiente o 1 bottiglia a becco largo
– 2 pentole
– 1 canovaccio pulito
– Imbuto

Siccome le foglie che avevo non erano del tutto secche, le ho fatte ripassare in forno per qualche minuto a 100-150°C. Una volta essiccate, le ho sminuzzate grossolanamente con le mani, le ho trasferite in un barattolo insieme all’alcool e ho lasciato macerare il tutto per 24 ore, agitando il contenitore di tanto in tanto. Trascorse le 24 ore, ho versato il tutto in un pentolino insieme all’olio e ho messo a cuocere a fuoco lento e a bagnomaria per 6 ore, mescolando con un cucchiaio di legno per controllare la situazione. Infine, ho colato il tutto attraverso il canovaccio pulito a trama stretta, ho lasciato raffreddare l’olio e l’ho travasato in una bottiglia dal vetro scuro. Per altre 24 ore ho lasciato la bottiglia senza il tappo, coperta da una garzina sterile tenuta ferma con un elastico, per permettere all’alcool di evaporare.

È stata una bellissima esperienza, la casa ha profumato di alloro per due giorni. Ho sentito l’energia positiva della pianta che stavo trasformando ed è stata una grande soddisfazione vedere il prodotto finito, fatto da me. Questo genere di lavoro mi fa sentire appagata e non sento la stanchezza, perché so che sto facendo qualcosa di cui beneficerò io stessa. Mentre sminuzzavo le foglie di alloro, la fragranza della pianta si spandeva per la stanza, rilassandomi e ricordandomi di ringraziare Madre Natura per quel dono prezioso. Vedere il liquido nella bottiglia scura poi, profumatissimo tra l’altro, è stata una vera soddisfazione.

Ho postato questa ricetta con la speranza che possa servire anche ad altri. È stata presa dal sito della Scuola di Naturopatia, per cui è attendibile.
Prossimamente, vi lascerò un post con le proprietà di questa meravigliosa pianta, una delle più comuni del Mediterraneo.

Muna

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